DECENTRALIZZATA
La parola chiave che accomuna tutte le nuove tecnologie web3 o web 3.0 e tutto il mondo crypto e blockchain è la parola DECENTRALIZZATA ovvero l'assenza di entità centralizzate che possano controllare le varie Dapp (decentralized applications). https://www.analyticsinsight.net/top-10-web-3-0-trends-and-predictions-to-lookout-for-in-2022/
Scritto da Franco Righi il Sunday, 9 Jan 2022 in Crowdfunding - Finanza Alternativa, Economia - Finanza, WEB 3.0
Prima exit in Italia per una startup finanziata con equity crowdfunding
Municipia Spa (Gruppo Engineering) ha acquisito il 100% delle quote della startup Kiunsys che aveva raccolto €505k nel 2015 sulla piattaforma Starsup     E’ arrivata la prima exit per… Leggi tutto
Scritto da Franco Righi il Wednesday, 6 Mar 2019 in Crowdfunding - Finanza Alternativa, Start Up
P2P lending: i numeri del 2018 e le prospettive per il 2019
Il 2018 è stato un anno incoraggiante per il P2P lending italiano, guardando sia ai volumi erogati che al numero di operazioni compiute. I finanziamenti erogati dalle piattaforme di questo comparto fintech ammontano ad una cifra vicina ai 60 milioni di euro (contro i 21 dell’anno precedente) e hanno raggiunto ben 254 imprese. Questi numeri sono espressione di un evidente trend di crescita ma per capire fino a fondo la portata e la dimensione del mercato italiano, vanno messi in relazione ad altri mercati europei. Nel 2018, ad esempio, le piattaforme di P2P lending operanti sul mercato francese hanno erogato finanziamenti per 150 milioni di euro. Il ritardo del mercato italiano rispetto ad altri contesti internazionali non riguarda solamente il P2P lending ma in generale l’intero ecosistema Fintech. Anche le società che operano sul mercato italiano dell’equity crowdfunding, del consumer p2p lending o in ambito ICOs registrano volumi ancora sottodimensionati rispetto a paesi come Inghilterra e Francia. L’unica eccezione riguarda l’universo dell’invoice trading; qui i volumi, a causa dei lunghi tempi di pagamento delle fatture commerciali, sono in linea con quelli di altri paesi. Le dimensioni del mercato italiano del Fintech dimostrano come per le start-up di questo ecosistema ci sia ancora della strada da fare per riuscire a guadagnarsi la fiducia di persone, famiglie e imprese. Nel caso delle piattaforme di p2p lending, guadagnarsi la fiducia delle PMI, qualificandosi come una valida soluzione di finanziamento complementare al canale bancario, sarà una delle sfide più importanti del 2019. Per raggiungere questo scopo, sarà fondamentale riuscire a comunicare efficacemente la propria proposta di valore. Il prodotto offerto dalle piattaforme di P2P lending è simile al finanziamento bancario ma le modalità di accesso sono estremamente semplificate. Gli adempimenti che il cliente deve eseguire per ottenere le risorse, infatti, sono ridotti. Grazie all'uso della tecnologia, i processi di analisi dell’azienda sono molto più rapidi. Tutto ciò si traduce in una riduzione del lead time tra il momento in cui viene fatta la richiesta di finanziamento e l’erogazione dei fondi. In un periodo di incertezza economica e ristrettezza del credito bancario, riuscire ad accedere a soluzioni di finanziamento agili e veloci è cruciale per le PMI.  Un buon modo per fare ciò potrebbe essere, per le piattaforme, estendere la propria offerta oltre il semplice finanziamento. In mercati dove il fintech mostra già segni di maturità, come UK o Stati Uniti, molti player originariamente focalizzati su un solo prodotto (il finanziamento ammortizzabile) ora hanno un portafoglio prodotti più vasto e offrono soluzioni che riescono a coprire una molteplicità di bisogni finanziari delle imprese. Non bisogna dimenticare, però, che le fintech sono, nella maggior parte dei casi, aziende di recente costituzione. Se è vero che, nella macro-categoria delle start up, sia in Italia che all'estero, sono proprio le fintech a ricevere le maggiori risorse di capitale dai fondi di Private Equity o di Venture Capital, è altrettanto vero che per queste riuscire a raggiungere una certa dimensione nel mercato dei servizi finanziari richiede investimenti significativi.  È proprio nei costi della scalabilità che può leggersi un altro trend emergente nel futuro prossimo del p2p lending. Il 2019 può essere l’anno in cui, anche in Italia, si sviluppano forme di collaborazione con banche e operatori finanziari tradizionali. Da un lato, le start-up devono sostenere costi di acquisizione dei clienti troppo elevati rispetto ai volumi ma sono in grado di offrire soluzioni agili e veloci e un prodotto ritagliato intorno alle esigenze del cliente. Dall'altro, le banche tradizionali, grazie a brand storici e riconoscibili, possono contare su un’ampia base clienti ma fanno fatica a cavalcare l’innovazione. I punti di forza e debolezza di banche e fintech sono dunque complementari e possono essere reciprocamente sfruttati a beneficio di entrambi.  Secondo una rilevazione condotta da ABI Lab, il laboratorio tecnologico dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), il 63,3% delle banche operanti in Italia lavora in una logica di partnership strategica con aziende fintech per la realizzazione di nuovi servizi. Infine, tra le sfide che attendono il settore non si può non menzionare l’uso della tecnologia per ottimizzare i processi e rendere ancora più apprezzabile l’esperienza cliente. Big data, machine learning, blockchain sono tutte tecnologie dal potenziale illimitato che possono avere un impatto importante sull’attività di valutazione del merito creditizio, erogazione di finanziamenti e rilevamento delle frodi. 
Scritto da Franco Righi il Tuesday, 12 Feb 2019 in Crowdfunding - Finanza Alternativa
Crowdcube ha raggiunto le 100 campagne di successo sopra 1 milione di cui 32 solo nel 2018
La piattaforma di equity crowdfunding leader in UK ha chiuso 100 round sopra 1 milione. Sempre più PMI consolidate usano lo strumento, attraendo investitori istituzionali     Nel suo report annuale… Leggi tutto
Scritto da Franco Righi il Thursday, 7 Feb 2019 in Crowdfunding - Finanza Alternativa, PMI, Start Up
Eurizon lancia in Italia il primo Eltif, fondo chiuso per finanziare a lungo termine le pmi quotate e non
Eurizon, la sgr del gruppo Intesa Sanpaolo, ha lanciato Eurizon Italian Fund – Eltif, il primo European Long Term Investment Fund in Italia (si veda qui il comunicato stampa). Si tratta di un fondo chiuso di diritto italiano che vincola l’investimento su un orizzonte temporale di 7 anni. Prevede un investimento di almeno il 70% del […]
Scritto da Franco Righi il Friday, 1 Feb 2019 in Crowdfunding - Finanza Alternativa, PMI, Start Up
Grazie alla Legge di Bilancio, piattaforme di equity crowdfunding al lavoro per ospitare strumenti di debito delle pmi
Le piattaforme di equity crowdfunding stanno scaldando i motori per preparasi a cogliere l’opportunità offerta dalla Legge di Bilancio 2019 e cioé la possibilità di ospitare campagne di raccolta di strumenti di debito emessi da pmi, sebbene sottoscrivibili soltanto da investitori professionali, a differenza di quanto è invece previsto per le quote di capitale in offerta […]
Scritto da Franco Righi il Tuesday, 29 Jan 2019 in Crowdfunding - Finanza Alternativa, Economia - Finanza